lunedì 30 dicembre 2013

Christianity Circuit 9/ Panjm, la "nuova Goa"

Panajin o Panjim e’ dal 1961 il capoluogo dello stato indiano di Goa e dal 1843 e’ stata la capitale del “Estodo do India”, il dominio coloniale portoghese che si estendeva dal capo di Buona Speranza fino alla Cina e Giappone). Prima di allora era solo un villaggio di pescatori alla foce del fiume Mandovi , la porta di ingresso della “vecchia Goa” del 1700 e 1600, nell’epoca d’oro dell’impero portoghese.
I quartieri di Fontainhas e Sao Tome’ sono i piu’ antichi e dove sorgono le due presenze cristiane piu’ importanti.

Our Lady of Immaculate Conception
Sorge nel quartiere portoghese di Fontainhas ed e’ il simbolo del centro storico di Panjim. Era originariamente una delle sei cappelle (ermida) costruite nell'allora villaggio di Panjim prima del 1541 quando la capitale del dominio portoghese era ancora la vecchia Goa.  Sorge su una collina chiamata Oiteiro e fu ricostruita interamente nel 1619. Era un punto di passaggio dei mercanti che risalivano il fiume Mandovi per andare alla vecchia Goa.
Quando i portoghesi hanno trasferitola capitale nella “nuova Goa” nel  1843 la collina e’ stata tagliata per fare spazio a una strada e sono state costruite le imponenti scale che vediamo oggi e che sono modellate su quelle diOur Lady of Remedios in Lamego. E’stato inoltre abbandonato un cimitero che esisteva sulla collina.
La campana, 2.250 chili,  proviene dal convento di Sant Agostino, nella vecchia Goa,  e per sistemarla e’ stata costruita una nuova torre centrale piu’ alta alterando la facciata originaria della chiesa.

Capella San Sebastiano
Sorge in una piazzetta circondata da edifici in stile coloniale ed e’ stata costruita nel 1818. E’ famosa perche’ ospita il cosiddetto ”crocifisso dell’Inquisizione”  poveniente dalla vecchia Goa, la capitale dei domini orientali del regno portoghese.

Il Cristo in croce ligneo, a dimensione naturale,  ha gli occhi aperti e si dice che e’ stato creato in questo modo per terrorizzare eretici e peccatori che finivano davanti al temibile tribunale portoghese.  L’Inquisizione e’ cessata nel 1814 in seguito a un trattato anglo-portoghese. Il crocifisso e’stato portato prima nel palazzo del Secretariato e poi questa cappella (costruite su rovine di un tempio indu’, sembrerebbe). Ogni anno a meta’ novembre si tiene una processione in onore della Nostra Signora della Liberazione.  

mercoledì 9 ottobre 2013

Christianity Circuit/8 - La Chiesa di St James a Baroda

Baroda, 10 Ottobre 2013
 

La presenza cristiana in Gujarat risale agli inizi del XVII secolo quando sono arrivati i missionari protestanti insieme alla Compagnia Orientale delle Inde. Erano i cappellani delle navi che trasportavano i commercianti. Ma e’ solo nel 1814 che si insedia un vescovo a Calcutta, la capitale del protettorato inglese in Asia. E’ Thomas Fanshawe Middleton e la sua giurisdizione era sull’India, Sri Lanka e Australia.
   La presenza dei cappellani favorisce ovviamente la costruzione di chiese e l’incremento di religiosi. La sede principale (‘’Anglican Chaplain’’) e’ Surat, il primo porto dove gli inglesi sono barcati. Il primo cappellano di Baroda, Henry Jeffereys, e’ stato nominato nel 1818.
    Baroda o Vadodara e’ nota come la capitale culturale dello stato del Gujarat. Era una’’British Residence’’, quindi un centro di affari molto importante per gli inglesi.
    La chiesa anglicana di San James risale al periodo coloniale britannico ed e’ la piu’ antica del Gujarat insieme a quella di Surat e quella Kheda, quest’ultima in rovina. Tutte e tre sono state consacrate nel 1825 dall’arcivescovo di Calcutta Reginald Heber.
    E’ nota anche come ‘’White Church’’. Sorge nel quartiere di Fatehgunj, dove ci sono diverse scuole e la principale universita’. Nei pressi c’e’un santuario di una Madonna.
    E’ stata voluta dall’arcivescovo anglicano di Bombai, George Barnes che ha deciso la costruzione delle tre chiese in Gujarat, ma e’ stata consacrata dal suo successore.
    E’ dedicata a James Sutherland Esquire (1790-1840), il ‘’commissario politico’’ del governo britannico in ‘’Guzerat’’ e ‘’residente’’ alla corte dei maharaja di Baroda, i Gaekwads (‘’Guicowards’’).
   Nel 2000 e’ stato celebrato il 175esimo anno dalla consacrazione come mostra una iscrizione su un piedistallo di cemento nel giardino.
    La chiesa e’ in stile gotico-indiano con una serie di arcate e contrafforti su un lato. Ma ha un tetto molto basso. E’ bassa e priva di campanile. Su un lato ci sono iscrizioni in ricordo di familiari di Sutherand Esquire. Non ci sono tombe. E’ circondata da un grande giardino.

Come arrivarci: il quartiere di Fatehgunj e’ molto popolare per la presenza della Maharaj Sayajirao University of Baroda e di altri istituti scolastici. Ci sono anche altri luoghi religiosi. La chiesa sorge in un quartiere residenziale accanto al santuario di Our Lady of the Forsaken (Jeevan Darshan, 5 Camp ).


domenica 29 settembre 2013

Christianity Circuit/7 - Shekhawati, l'affresco di Gesu Cristo

Nawalgarh, 6 settembre 2013

La regione dello Shekhawati, nello stato del Rajasthan, a sud-ovest di New Delhi, e' famosa per le ''haveli'' (ville dei mercanti) interamente affrescate con soggetti religiosi, scene erotiche e curiose immagini delle ''scoperte'' dell'Ottocento come l'aereoplano o il telegrafo.  La ricchezza del posto e' dovuta al fatto che si trovava su una delle ''vie della Seta'' dai porti del Gujarat  verso il resto dell'Asia.  Stiamo parlando del 1300-1400 prima della venuta dei grandi porti di Calcutta e Mumbai. I commercianti, i ''marwari'', avevano fatto  una fortuna anche come prestasoldi ai ''rajput''.
Da quanto ho capito, cosa rara in India, e' sorto una specie di Rinascimento urbano. I ricchi uomini d'affari hanno iniziato a commissionare gli affreschi a degli artisti da fuori, i quali poi hanno creato delle scuole di pittura per giovani allievi. Sembra che i pittori si siano ispirate a tecniche di pittura usate in Toscana.
Le principesche ''haveli'' facevano quindi a gara ad avere le piu' belle decorazioni. Quando i mercanti se ne sono andati a Calcutta e Mumbai hanno continuato a spedire a casa i soldi alle famiglie che erano rimaste e cosi' la tradizione e' continuata fino - penso - alla partenza degli inglesi.  Ora le haveli sono abbandonate e l'atmosfera e' quella di una eta' dell'oro perduta di cui rimangono i segni, sempre piu' sbiaditi sui muri.
Tra le stravanganze dei pittori, che erano anche muratori e architetti, c'e'  un imagine di Gesu' Cristo sulla haveli Morarka di Nawalgarh, trasformata in un museo da un filantropo dell'etnia ''marwari''   che ha anche fondato una ong per la ricerca nell'agricoltura. Ogni anno organizza un famoso festival.
Nel cortile interno, accanto a divinita' indu, sotto  la balconata, compare anche un'immagine di Gesu' Cristo. Ho letto che e' una delle due immagini del Cristo nello Shekhawati, ma non sono riuscita a capire dove e' la seconda.


 

giovedì 1 agosto 2013

Christianity Circuit 7/ Vecchia Goa - Pilar Seminary and Museum

Vecchia Goa, aprile 2014

The Pilar hill was inhabited from the very earliest time and the river port at the bottom, Gopakapattana, was a center of trade with Rome.
Some evidences of the early settlement, the Roman period and the hindu rulers of the First Millenium were found in a tank (Chamudeshwari tank) are in the Pilar Seminary Museum.
In the first millennium, after the fall of the Roman empire (476 AD), the trade was taken by a dynasty from Persia.
Many Hindu rulers from Karnataka and Gujarat invaded Goa and gave it to their feudatories.

GOVAPURI, ANCIENT CAPITAL OF GOA
Govapuri, the area around Pilar with the port of Gapakapattana, became the capital of the ruler Shilaras (from 765 to 1020 A.D.). Another dynasty is the Kadambas (960 AD). At the beginning they made Chandrapura (now Chandor) their capital then they move to Govapura after they captured it from the Shilahara.
From the XIV century Muslims took control of Goa who became later a Sultanate.
The Portuguese commander Alfonso de Albuquerque captured Tiswadi (today Old Goa) the 1st march 1510 but fought with the Muslim ruler until November when finally conquered the area after a naval battle.
With the Portogueses,  also the missionaries (most of them Spanish) arrived: Franciscan (1510), Jesuits (1542 with Francis Xavier) and Dominicans (1548).

ORIGIN OF PILAR
Around 1613 the destroyed city of Govapuri got a new Spanish name, Pilar, from the Spanish Our Lady of Pilar in Saragoza. That is why the hillock was discovered by the Franciscans Capuchin from a province of Saragoza. The foundation stone of the Convent was laid in July 17, 1613.
   After 200 years, when the Portoguese suppressed the religious orders (1835) the edifice was abandoned and it was used as a stable for cows. The Portuguese allowed some Goan carmelites to occupy the monastery (1854 to 1887), but then Pilar was in decrepit states.
    In the 1890 the place was assigned to a new missionary society founded in Goa, that took the name of “Society of Pilar”. In the small group there was Agnelo de Souza, who has been declared Venerable by the church and the process of canonization is in process. He died on 19 november 1927.
   Presently Pilar is the hub of educational activities, the Pilar Seminary being an important theological college among them.

THE PILAR MUSEUM
The Pilar Museum is located on the Pilar hillock where the Pilar Seminary (Convento do Pilar) is also located. The Museum was founded by Fr Cosme Jose Costa, and highlights various finds on and around the Pilar hillock and now preserved in the seminary museum. It displays artifacts belonging to all religions - Hindus, Buddhists, Jains, Christians and Muslims.
They relate to the different dynasties and rulers that held sway over Goa, the most important being the Shilaharas and the Kadambas;

ST. THOMAS CROSS IN PAHLAVI LANGUAGE
The artifacts also point out the connection to the Thomas Christians (around 700 AD) and are witness to later Portuguese influences.
An Arab traveler, Ibn Batuta, who in his book "Travels" written in the 14th century in Arabic, reported that he found a Christian settlement on the banks of the river Zuari in Govapuri, the capital of Kadambas of Goa.
The recent find of a Christian Pahlavi Cross of the 7th Century AD confirms that there were Christian settlements in Goa long before the conquest of Goa by the Portuguese.
The finding of this cross in May 2001 by Fr. Cosme Jose Costa, in the banks of the Zuari near Pilar, made worldwide headlines and is now a prime exhibit in the Museum.
The broken cross was found in Dandi (Agasaim), three kilometers from Pilar, hidden in the green. The inscription is in Pahlavi, the language used by the Persian. It is a testimony of the existence of Christians in Goa in very early times. It is believed that Christians were isolated only to Kerala and Mylapore where the apostle Thomas is believed to have come in 53 AD.

The Pahlavi inscription say “My lord Christ have mer(cy) and “the son of Syrian who carried (cut, carved) this cross…”.
Among other interesting artifacts in the museum (all found in Pilar) a seal of the Kadambas, sculptures of Jayakeshi I and Shivachita Parmadideva and his queen Kamala Devi, a Roman amphora, various ancient coins which include two Roman coins and a unique Kadamba gold coin, an eight century idol of Ganesha, a silver gem box dating to Kadamba times, the Khrista Purana (a handwritten Marathi translation of the Bible from 1609), various paintings of Portuguese times etc.

HOW TO ARRIVE:
About 10 km by road from the Old Goa, 12 km from Panaji and 20 km from Margao. It is a big complex on a hillock near the river Zuari.








mercoledì 31 luglio 2013

Christianity Circuit/6 - Vecchia Goa, la ''Roma dei Tropici''

Goa, aprile 2013

La vecchia Goa, è una città storica dello stato omonimo. E’ stata costruita nel XV secolo da sultani locali come porto sul fiume Mandovi. E’ stata poi conquistata dal portoghese Alfonso de Albuquerque nel 1510 e da allora è diventata la capitale del dominio coloniale portoghese con gli stessi privilegi di Lisbona. Con l’arrivo di varie missioni cattoliche, tra cui i gesuiti con Francesco Saverio nel 1542, si costruiscono chiese, conventi e seminari.   
Nel periodo di massimo fulgore, alla metà del 1600, la colonia portoghese di Goa era il centro del cristianesimo in Asia. Per la maestosità delle chiese e lo stile è stata definita ‘’la Roma dei Tropici’’. L’architettura, la pittura e la scultura di Goa diventa un modello per gli altri centri cristiano dell’Asia. Lo stile gotico, manieristico e ‘’manueline’’ si diffonde da qui anche in altre parti dell’India e poi in altre missioni cristiane dell'Asia. A quanto pare Goa era una sorta di ''modello base'' per i missionari dell'epoca che qui si ispiravano per costruire le loro chiese in Oriente. 
La citta’ inizia poi un declino a causa dell’arrivo di altri conquistatori europei e alla metà del XVIII secolo viene abbandonata per una grave epidemia di colera. La capitale diventa Panjim fino al 1961 quando l’India annette la colonia.  Nel 1986 le chiese e i conventi di Goa sono stati dichiarati patrimonio dell’Unesco. Delle circa 60 chiese esistenti prima dell’abbandono del luogo, ne sono rimasti sette esempi: la cattedrale di Santa Caterina (Se’), la chiesa e convento di San Francesco d’Assisi, la basilica del Bom Jesus, la chiesa di San Gaetano, il monastero di San Agostino, la chiesa di Nostra Signora del Rosario e la cappella di Santa Caterina.

Cattedrale di Santa Caterina – Se' (1562-1651)
    

E’ la piu’ grande chiesa della vecchia Goa (lunga 76 metri e larga 55). Segue prettamente lo stile iberico di tante cattedrali in Europa costruite tra il XVI e l’XVII secolo. La cattedrale e’ stata costruita sotto il regno di sei sovrani portoghesi e spagnoli. L’architetto Julio Simao e’ sepolto nella cripta. Dedicata a Santa Caterina di Alessandria perche’ e’ nel giorno della sua festa che Goa e’ stata conquistata dai portoghesi, il 25 novembre 1510 dopo aver sconfitto il sultano di Nijapur. La facciata e’ in stile neoclassico (‘’Tuscan””), ma le pale d’altare dorati all’interno sono barocche (‘’Corinthian’’).


 La pala d’altare centrale, in legno dorato scolpito, e’ imponente per la sua altezza. Contiene scene dalla vita della santa. 

Chiesa San Francesco di Assisi
E’ stata costruita da otto frati francescani che sono giunti a Goa nel 1517 e che all’inizio hanno costruito una piccola cappella con tre altari. Fu riedificata nel 1661. E’ ricca di sculture dorate, impressionanti pale di altere e affreschi con la vita del santo.
Dietro la chiesa sorge un convento trasformato in museo archeologico che ospita i ritratti dei vicere’ portoghesi e resti di un tempio indu’.
Da ricordare la torre campanaria chiamata ‘’Golden Bell’’ che e’ la piu’ grande di Goa.

Basilica del Bom Jesus (1594-1605) e sarcofago di San Francesco Saverio

Ha la particolarita’ di avere tre entrate che portano su un’ unica navata. La facciata e’ definita come neo romanica. E’ sormontata da un grande rosone che contiene il nome di Gesu’ (IHS) simbolo dell’ordine gesuita. Gli interni sono imponenti, con colonne stile Bernini, ornamenti di legno dorato scolpito e ricche pale di altare, oltre affreschi e dipinti. Ospita il sarcofago di Francesco Saverio, uno dei fondatori della Compagnia di Gesu' giunto nel 1542 con lo spirito di un crociato medioevale.


Il santo e’ morto in Cina il 3 dicembre 1552 e secondo la leggenda il suo corpo non si e’ mai decomposto nonostante non sia mai stato mummificato. Nel 1614 il braccio destro fu staccato e inviato meta’ a Roma e meta’ in Giappone come reliquia.

Gli studiosi sostengono che le ricche ed elaborate decorazioni sono funzionali all'obiettivo di ''impressionare'' le masse per indurle ad abbracciare la nuova religione. 


Torre di San Agostino e resti del monastero e chiesa
Costruita nel 1602 dai frati dell’Ordine di San Agostino, questa imponente chiesa e’ crollata con il tempo dopo essere stata abbandonata nel 1835. Rimane solo la torre di 46 metri che faceva parte della facciata. Nel retro c’era un convento degli agostiniani.

Chiesa di Nostra Signora del Rosario E' una delle piu' vecchie ed e' stata costruita nel periodo 1544-1547 per adempiere a un ex voto di Afonso De Albuquerque, il grande conquistatore portoghese. E' edificata nel luogo in cui fu sconfitto il sultanto Bijapur. Ha un portico a due piani affiancato da due torri circolari. Sembra piu' una fortezza che una chiesa e sorge su un pianoro strategico da cui si vede il fiume Mandovi e un'isola in mezzo.
Chiesa di San Gaetano Costruita nel dai frati italiani dell’ordine dei teatini sul modello di San Pietro che arrivarono in India nel 1640 inviati da papa Urbano III.

Come arrivarci: 10 chilometri dal capoluogo di Panjim. Disponibili autobus. La Festa di San Francesco Saverio e’ il 3 dicembre




martedì 25 giugno 2013

Christianity Circuit/5 – Srinagar - Chiesa di San Luca

Srinagar, 26 giugno 2013

La presenza del cristianesimo in Kashmir e’ legato all’opera dei missionari britannici giunti qui dopo il 1847 quanto gli inglesi conquistarono il Regno del Punjab che si estendeva fino alla catena dell’Hindukush. I missionari come Arthur Neve, Cecil Tyndale Biscoe, Miss Mellinson si dedicarono alla sanita’ e all’istruzione costruendo scuole e ospedali
   Della chiesta di San Luca si hanno poche informazioni. Un’iscrizione sulla facciata indica l’anno 1869 ma non e’ chiaro se e’ l’anno dell’inaugurazione. Un altro cartello dice che appartiene alla diocesi di Amritsar.  Ho letto che e’ stata costruita da due fratelli medici Ernest e Arthur Neve che sono quelli che hanno realizzato anche il primo ospedale (Mission Hospital) che sorge ancora accanto e che si chiama Old TB Hospital.
Lo stile architettonico e’ quello del gotico inglese con il campanile slanciato e accanto la chiesa con un transetto. Sembra che il portale d’ingresso sia stato rifatto.

    Da diversi anni e’ stata abbandonata e ora ci sono delle persone che ci vivono. Non e’ stato possibile entrare . E’ noto che in Kashmir di recente sono aumentati gli attacchi contro la comunita’ cristiana.

Come arrivare:
La chiesa e il complesso ospedaliero sono sul costone della collina di Shankara Charya. L’entrata della chiesa e’ dal quartiere di Dal Gate, ma e’ chiusa. Bisogna entrare invece dal complesso dell’ospedale per arrivare dal retro.

giovedì 4 aprile 2013

Christianity Circuit 4-1/ Mumbai, Cattedrale di St Thomas

La cattedrale di St Thomas e’ la prima chiesa anglicana di Mumbai ed e’stata completata nel 1718. Si trova all’entrata del Forte (Fort) costruito dalla Compagnia delle Indie Orientali per proteggere il loro insediamento. L’intera area a occidente della chiesa e’ chiamata ‘Churchgate’ e questo nome e’ rimasto fino a oggi.

In realta’,la prima pietra fu posata nel 1676 dopo che i britannici acquisirono alcuni insediamenti di Bombay e Surat, in precedenza di proprieta’ dei portoghesi.
Per 4 anni pero’ il progetto e’ stato sospeso e solo tra il 1715 e il 1718 la chiesa e’ stata edificata dal cappellano Richard Cobbe e dedicata all’apostolo Tommaso. Una iscrizione ricorda la costruzione e la consacrazione della chiesa nel giorno di Natale del 1718.
E’ stata consacrata come cattedrale nel 1837 e un anno dopo e’ stata aggiunta la torre campanaria. Nel 1865 la chiesa e’ stata ampliata con la costruzione di elementi in gotico vittoriano.
In particolare, con la guerra civile americana del 1861, il commercio di cotone con l’India ebbe un improvviso boom che aumento’ la ricchezza di Mumbai. Si penso’ a un ambizioso progetto di ampliamento che non venne mai completato. Gli interni, in arte vittoriana, provengono dall’Inghilterra, eccetto le vetrate che sono locali.
La fontana, all’esterno, e’ opera dell’architetto George Gilbert Scott, uno dei piu’ famosi dell’era vittoriana e autore di centinaia di ediifici a Londra e nelle coloni britanniche.


Lungo le mura sorgono diverse lapidi con vari ornamenti e interessanti iscrizioni. Appartengono a ufficiali della Compagnia Orientale delle Indie. In particolare, da notare la lapide dedicata a Jonathan Duncan, governatore di Bombay dal 1785 fino alla sua morte nel 1811. Prima di allora, era stato nominato responsabile di Benares e qui aveva contribuito a eliminare l’infanticidio, come recita la sua lapide.

Come arrivarci. E’ in Veer Nariman Road, vicino a Horniman Circle Gardens e a Flora Fountain.

martedì 2 aprile 2013

Christianity Circuit/4 - Mumbai - Il camposanto di Sewri e il sacrario italiano

Mumbai, 5 aprile 2013

Il cimitero di Sewri e' il piu' grande di Mumbai e sorge sull'isola di Parel dove si erano insediati gli inglesi dopo aver abbandonato Surat. C'e' anche un forte completato nel 1780, mentre la maggior parte di Sewri appartiene al Bombay Port Trust. L'area e' protetta per la presenza di mangrovie e fenicotteri ('Lesser Flamingos').
Nel 1865 il commissario municipale di Bombay, Arthur Crawford, acquisto' il terreno dall'Agri-Hortocultural Society per farci un cimitero europeo. Ci sono tombe dell'epoca del British Raj. Ma e' anche usato come cimitero per i cristiani indiani.
Nella sezione antica, molte tombe sono arricchite da sculture di Madonne e angeli, croci, simboli marinari e cuori in pietra. Tra i personaggi famosi seppelliti qui ci sono F.W. Stevens (morto nel 1900)  che ha disegnato la stazione Victoria Terminus e l'architetto George Wittet (1926), autore del Gateway of India. Lo scrittore Dom Moraes, morto nel 2004, ha una tomba a forma di libro. 
Un curioso epitaffio e' dedicato a Edward Mansfield morto nel 1891 per un incidente di mongolfiera.

 
Sacrario militare italiano
Su un'altura del camposanto, a destra rispetto all'ingresso, sorge il Sacrario militare italiano eretto nel 1954 dal governo di Roma per onorare i circa 500 prigionieri di guerra italiani deceduti tra il 1941 e il 1947 in India. E' una costruzione in mattoni rossi con decine di loculi con il nome dei soldati, la data e il luogo del decesso.

Come arrivare: stazione ferroviaria di Sewri (si pronuncia Shivri ) o Lower Parel

sabato 30 marzo 2013

Christianity Circuit/3 - New Delhi - La chiesa di St.James e il colonnello Skinner

New Delhi, 30 marzo 2013

La presenza cristiana a New Delhi e’ legata soprattutto all’epoca coloniale britannica. I due piu’ importanti monumenti cristiani sono la chiesa di St.James e il cimitero britannico chiamato ‘’Nicholson’s cemetery’’ dove e’ sepolto il generale John Nicholson morto durante la rivolta del 1857. Entrambi sono vicini alla porta di Kashmir Gate, uno degli accessi alla vecchia citta’ di Shahajanabad.
Ma va ricordato che prima dei britannici, esisteva una comunita' cristiana armena. Si ha notizia di due chiese armene vicino a Sarai Rohilla e al vecchio Subzi Mandi che sono state distrutte durante l'invasione di Nadir Shah nel 1739.

Chiesa di St.James

Chiesa di St. James

E’ stata costruita dal colonnello anglo-indiano James Skinner come voto per essere sopravvissuto in una battaglia. E’ nota come una delle chiese anglicane britanniche piu’ antiche in India.
L'edificazione e' iniziata nel 1826 ed e' stata completata dieci anni dopo. Lo stile e' rinascimentale con una pianta a croce greca e una cupola ottagonale centrale simile a quella del Duomo di Firenze. E' stata consacrata il 21 novembre 1836 dal vescovo di Calcutta Daniel Wilson. Il piedistallo e la croce di rame sulla cupola sono stati danneggiati durante la rivolta del 1857.


Tombe
All'esterno ci sono diverse tombe, tra cui quella di William Fraser e Thomas Metcalfe, commissari britannici di Delhi. C'e' anche un mausoleo dedicato alle vittime dell'insurrezione del 1857. In un recinto sono sepolti i familiari di Skinner, morto nel 1841, tra cui molte del suo ''harem'' di 14 mogli.


Tomba del commissario britannico William Frazer
Come arrivare: stazione di Kashmiri Gate della metropolitana


lunedì 11 marzo 2013

Christianity Circuit/2 – Surat – Il cimitero britannico e quello armeno e olandese

Surat, 11 marzo 2013

Surat e’ la terza citta’ del Gujarat ed e’ sulla costa del Mar Arabico a 16 km dalla foce del fiume Tapi. E’ sulla linea ferroviaria diretta a Mumbai che dista 256 chilometri. Ha un nuovo aeroporto inaugurato nel 2009. La sua economia si basa sull’industria tessile e su quella del taglio dei diamanti grezzi. E’ stata uno dei centri di commercio marittimo dell’antichita’ e il primo a essere aperto nel XVII secolo ai mercanti portoghesi, olandesi e francesi. I portoghesi la dominarono fino al 1612 quando furono sconfitti dagli inglesi. E’ stato il primo posto dove si e’ insediata la Compagnia delle Indie Orientali.

Tomba di George e Christopher Oxenden

Cosa vedere: due complessi tombali risalenti al XVII secolo sono tra i piu’ antichi monumenti della citta' e gli unici rimasti intatti. Sono il  cimitero armeno e olandese e quello inglese. Ospitano le tombe dei mercanti stranieri che all’epoca si installarono nella citta’.

Cimitero britannico
La tomba piu’ antica e’ quella di Francis Briton che e’ morto nel 1649 e che era il presidente della ‘’English Factory’’. Ha uno stile tipicamente indo- islamico, che ricorda le costruzioni mughal.
Il mausoleo piu’ maestoso e’ quello dei fratelli George e Christopher Oxenden con una cupola e quattro pinnacoli. C’e’ anche un epitaffio in latino dedicato a Christopher morto nel 1659. Vicino c’e’ la tomba di Gerald Aungier, governatore di Mumbai e anche lui presidente della ‘’English Factory’’. Nel 1916 Lord Curzon ha fatto aggiungere un epitaffio.

Cimitero armeno e olandese
Tomba del Barone Adrian van Reede

Ospita il grandioso mausoleo del barone Adrian van Reede, direttore della Compagnia Olandese morto il 15 dicembre 1961. E’ a due piani, con una galleria superiore. Secondo l’Asi (Archeological Survey of India) era decorato da affreschi, stemmi araldici e brani delle Sacre Scritture. Van Reede era un esperto di botanica e di erbe medicinali. Ha scritto un'opera in 12 volumi chiamata ‘’Hortus Malabaricus’’ pubblicata ad Amsterdam.Accanto c’e’ un campo con tombe armene e una cappella mortuaria. La piu’ antica e’ quella di una donna chiamata Marina, moglie di un prete, Woskan, che risale al 1579. E' la prova che a Surat c’era una comunita’ di armeni giunti all’epoca dell’imperatore Akbar e che avevano costruito anche delle chiese, che sono pero’ state distrutte da successive invasioni. Le tombe presentano tutte delle iscrizioni in armeno.

Come arrivare: i due cimiteri sono nel quartiere di Katargam. Il cimitero inglese e’ visibile dalla strada principale Katargam Amiroli road. Mentre quello olandese e’ piu’ nascosto e ci si accede attraverso uno stretto e a anonimo cancello. Entrambi hanno dei custody all'ingresso che si prestano anche da guide.
Tombe armene e cappella mortuaria





martedì 5 marzo 2013

Christianity Circuit/1- Ajmer - I Cappuccini francesi nella citta' dei sufi

Ajmer, 6 marzo 2013   
   Il Rajsthan e' lo stato indiano con una delle piu' basse percentuali di cristiani in India. Pero' ad Ajmer, la citta' dei sufi, c'e' una delle piu' belle chiese del Nord dell'India dal punto di vista dell'architettura. E' la cattedrale dell'Immacolata Concezione (in inglese Our Lady of Immaculate Conception Cathedral) che sorge nel quartiere di Kaiserganj. E' in stile gotico, a tre navate, con un altare di marmo e statue che mi ricordano vagamente quelle di Goa.
   Un'iscrizione in marmo all'ingresso dice che la prima pietra e' stata posata il 14 febbraio 1896, mentre la chiesa e' stata consacrata appena due anni dopo da in certo arcivescovo Gentili (dell'arcivescovado di Agra, da cui dipendeva). E' stata costruita dai Cappuccini francesi arrivati da Parigi, che - si sa bene - con il loro motto ''ora et labora'', non hanno certo perso tempo. Uno di loro e' poi diventato il primo vescovo della diocesi nel 1913 (quest'anno e' il centenario) . E' Fortunatus Henry Caumont, che aveva anche una sorella suora, la quale ha fontato un ordine religioso francescano sempre ad Ajmer. Il vescovo e altri tre suoi successori sono sepolti nelle due navate laterali.
   Il parroco, padre Henry Moras, solo da un anno ad Ajmer, mi ha detto che la cattedrale e' la piu' grande in Rajasthan. La navata centrale poggia su 12 colonne di marmo (''come gli apostoli'' mi dice). Sotto il tetto c'e' una sorta di soppalco che serve a tenere fresco l'edificio. La pala dell'altare e' in marmo, mentre due colonnine che reggono l'altare principale hanno una fine decorazione di un vitigno con grappoli d'uva. Nell'abside c'e' una vetrata con San Francesco d'Assisi e Santa Chiara ai lati della Madonna a cui e' dedicata la chiesa.
 Ci sono poi altre pale in legno con statue di santi, in grandezza naturale, con colori pastello che mi ricorda qualcosa di Goa. Non sono riuscita a capire da dove provengono. Ma tutte le decorazioni risalgono alla fine Ottocento comprese le campane, i pannelli della via Crucis, simili a quelli che vedevo in Piemonte e anche un organo del 1855 ancora funzionante.